
Massimo Botturi
Ho sognato di te come si sogna della rosa e del vento
Ed ero tuo servitore
La mano per il bastone, la faretra
Ero la falda del tuo cappello […]
Ed ero tuo servitore
La mano per il bastone, la faretra
Ero la falda del tuo cappello […]
Sono cresciuto a storie di diavoli, e di notte.
Non c’erano poeti, e i paesi erano ferro
i gatti decimati per guerra. […]
Saliamo in due lo stesso scalino, d’avventori
senza la storia giusta che sola ci potrebbe
unire in una pira di nudo amore solo. […]
La notte è un giglio triste
una gazza, una feluca.
La notte ha le mie vertebre nude […]
È che voglio ascoltarti là dentro
dov’è l’aria, e il sangue
e tutti i fluidi corporei. E ricordarli […]
A quanti viene bene parlare di tristezza
come di un campo incolto, passato via dal treno.
Un tempo minimale, sbiadito […]
Saprai quant’è importante ogni cosa, la infinita
la piccolina e quella perduta.
Il volo breve, il passo di un bambino
dopo la malattia, il bacio di un amico tornato […]
Si purga questa vita,
come a una tubatura.
Un crogiolo dove fa da padrone il mal di mare
il poco orientamento […]
Capaci si di farmi esultare, quelle bestie
le bestie pigre e angeliche in cortile.
L’ armonia
del ruminare, fottere e mordere […]
Quando s’andava per mandorli, o noccioli
con un cavagno d’aria e di eccitazione pura;
s’aveva gli occhi buoni per tutto
più indulgenza, […]