
Eugenio Montale
La belle dame sans merci
Certo i gabbiani cantonali hanno atteso invano
le briciole di pane che io gettavo
sul tuo balcone perché tu sentissi
anche chiusa nel sonno le loro strida. […]
Certo i gabbiani cantonali hanno atteso invano
le briciole di pane che io gettavo
sul tuo balcone perché tu sentissi
anche chiusa nel sonno le loro strida. […]
Ti libero la fronte dai ghiaccioli
che raccogliesti traversando l’alte
nebulose; hai le penne lacerate […]
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. […]
Dicono che la mia
sia una poesia d’inappartenenza.
Ma s’era tua era di qualcuno:
di te che non sei più forma, ma essenza. […]
Il fatto è che la vita non si spiega
né con la biologia
né con la teologia.
La vita è molto lunga […]
La vita oscilla
tra il sublime e l’immondo
con qualche propensione
per il secondo […]
Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida
scorta per avventura tra le petraie d’un greto,
esiguo specchio in cui guardi un’ellera i suoi corimbi; […]
La storia non si snoda
come una catena
di anelli ininterrotta.
In ogni caso […]
Se l’aria mi raccontasse di te
vorrei perdermi per sempre nel vento, […]