
Darío Jaramillo Agudelo
Sbigottito e confuso
Sbigottito e confuso,
troppo pieno di rumori,
senza centro né riposo, […]
Sbigottito e confuso,
troppo pieno di rumori,
senza centro né riposo, […]
Quell’altro che abita pure in me,
forse proprietario, magari invasore o esiliato in questo corpo
estraneo oppure di entrambi, […]
Elogio della mia notte bianca,
soppressione degli abissi del mio cuore,
annientatrice dei miei momenti atroci.
Benedette la tua carezza e la tua parola, Signora della Placida Ronda, […]
Nessuno tocchi questo amore.
Ignorino tutti la cautela del nostro cielo notturno
e che il segreto sia l’aria gioiosa dei nostri placidi sospiri.
Nessun estraneo venga a contaminare […]
Algún día te escribiré un poema que no mencione el aire ni la noche;
un poema que omita los nombres de las flores, que no tenga jazmines o magnolias. […]
La tua voce al telefono così vicina e noi così distanti,
la tua voce, amore, dall’altra parte della linea e io qui solo, senza te, dall’altra parte della luna, […]
Un giorno scriverò una poesia che non rammenti l’aria né la notte;
una poesia che ometta i nomi dei fiori, dove non ci siano né gelsomini né magnolie. […]
Mi perseguita il tuo odore, mi insegue e mi possiede.
Questo odore non è un profumo sovrapposto su di te, […]
La tua lingua, la tua saggia lingua che inventa la mia pelle,
la tua lingua di fuoco che mi incendia,
la tua lingua che crea l’istante di follia, il delirio del corpo innamorato, […]
Sbigottito e confuso,
troppo pieno di rumori,
senza centro né riposo,
scollegato dall’altra parte della pelle, […]