
Sempre senza pensare
Senza una propria opinione
una volta gridando osanna […]
Che tristezza per coloro che accettarono
Di essere gli ingranaggi di una macchina
Credendo che fosse la loro voce
I monotoni rumori della macchina […]
Vestiti di ferite
-vecchie e nuove-
e caricati con le ferite dei morti
andiamo avanti […]
Ho dato voce ai muri
gli ho dato voci
perché mi facciano un po’ di compagnia
I secondini cercano e ricercano […]
Come i rami degli alberi ascoltano i primi colpi dell’ascia così quella mattina i comandi giungevano ai miei orecchi Nella stessa ora vecchie memorie che
Tre passi in avanti
e tre indietro di nuovo
mille volte lo stesso percorso
Seimila passi[…]
Legato mani e piedi
a un letto di ferro
e le catene
costringono il corpo all’immobilità […]
Stasera tu di nuovo
nel mio pensiero
e semino versi
forse senz’arte […]
Ho guadagnato una vita
un biglietto per la morte
e viaggio ancora
In certi momenti […]